Vorrei dedicare un omaggio a Paolo Aprile che ci ha lasciato: una poesia della sua amica poetessa Chirsia in cui parlava anche di lui!
Colori di Capoliveri
Spettinate dal vento, nel tepor settembrino,
per l’orizzonte vanno bianche nuvole a gruppi,
incoronando colline rosseggianti di piccoli vigneti
con folte macchie verdi e brune.
E i fichi d’india, che sui dirupi stanno,
porgono al vento i frutti come gemme porporine.
Qui l’autunno si veste d’acute brezze marine
che fan dolci le sere e per le vie e sulle piazze
indugia la gente, fino a tardi, a conversare.
Seduto alla taverna, solitario,
insegue la sua musa il “pittore del caffè”,
sul capo un cappellaccio, lo sguardo perso in sé.
Passa la folla, sciama nei vicoli e nei chiassi,
parla, ride, canta in euforia. E’ tardi…
Lieve nella sera s’alza il vento settembrino,
raccoglie degli amanti le parole,
promesse sussurrate,
e le nasconde in fondo al mare
per poterle riascoltare…
Capoliveri, d’autunno,
vive per incanto una magia.
Ogni vicolo è un gioiello,
ogni piazza un’armonia!